Santa Lucia Ferentinate

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S. LUCIA def 1

                                                                               

Santa Lucia, gloriosa martire di Cristo, che hai onorato la nostra città con la tua fede coraggiosa fino al martirio, intercedi per noi, tuoi concittadini, perché, nelle prove della vita, non venga meno la nostra fedeltà a Gesù e al Vangelo

Santa Lucia, nostra sorella nella fede, che con la tua testimonianza hai aperto alla vita cristiana altri cittadini, che con te si sono offerti in sacrificio, intercedi per noi perché rifiorisca nella nostra comunità la vita di fede

Santa Lucia, nobile cittadina di Ferentino, che con la tua bellezza hai attirato il cuore del magistrato Rixio Varone e con la tua purezza interiore lo hai attirato alla fede, intercedi per le nostre giovani perché la bellezza della loro anima sia più luminosa del loro volto

     

6 Luglio 251, sotto l’imperatore Decio.

Santa Lucia Campana, Rixio Varone, Antonino, Severino, Diodoro, Dione e altri diciassette martiri. (dal Martirologio Romano, precedente edizione).

Il Preside Bianchi Cesare in uno scritto precisa che era della famiglia Ateri e abitava nelle vicinanze dell’attuale Chiesa di Santa Lucia. La devozione alla santa ferentinate non sappiamo in quale tempo e circostanza fu sostituita con la devozione alla santa siracusana.

Così in una recita teatrale: —————————————————

Terasia, … penso che avrai notato, passando vicino alle terme, una casa piccola ma carina, con un bel giardino e in mezzo un grande pino.

Qui abitava Lucia: una bella ragazza, colta ed elegante. Immagina quanti giovani, passando, speravano di vederla in mezzo ai fiori del giardino o almeno attraverso le tende della finestra.

In particolare un giovane di nome Rixio Varone, con insistenza e anche con minacce, cercava il suo consenso. E le minacce erano serie.

Era il terzo anno dell’impero di Decio: un imperatore rozzo, di poca cultura ma di tanta ferocia, che scatenò una dura persecuzione con l’intenzione di sterminare il Cristianesimo. Sul finire della vita di Decio la persecuzione toccò anche la nostra città. Rixio Varone ne approfittò per convincere Lucia a dargli il consenso, assicurandole l’impunità.

Se la bellezza e la dolcezza della giovane avevano conquistato il cuore di Varone, la sua fortezza nella fede conquistò la sua anima. Varone diventò anche lui seguace di Cristo.

Non ci furono feste di nozze, ma gioie di Paradiso quando solo qualche giorno dopo Lucia, Rixio Varone e altri 21 compagni, serenamente, forti della forza che solo la fede in Cristo può dare, varcarono la porta della città per entrare, gloriosi nel martirio, la soglia della gloria eterna. Era il 6 luglio del terzo anno dell’impero di Decio.

(Dal racconto di Claudia alla figlia Terasia)