Preghiera a S. Ambrogio Martire

(Ferentino 16 agosto 304 sotto Diocleziano)

Nobile centurione, Ambrogio, che passavi per le vie della nostra città seguito dalla tua scorta d’onore e di servizio, forte della forza del diritto romano, bello e solenne nella divisa e armatura, passa ancora per le stesse vie per insegnare a noi tuoi concittadini il rispetto per le buone leggi e la fermezza contro ogni tentativo di nuocere alla dignità e alla vita della persona, alla santità e indissolubilità della famiglia, al diritto dovere delle famiglie di poter scegliere la forma di educazione spirituale, morale e culturale corrispondente alle proprie convinzioni e scelte di fede.

Giovane fratello nella fede, Ambrogio, che non hai nascosto il tuo ideale di vita ai tuoi compagni di armi e ai cittadini affidati alla tua protezione di preposto all’ordine sociale e civile, intercedi e insegna con la tua testimonianza ai giovani e a tutti i cittadini di oggi il coraggio di professare e di vivere i valori propri di una società che voglia essere fedele a Cristo e degna erede di veri cristiani come te.

Martire di Cristo, Ambrogio, eroico nella fede in vita e in morte, tu che hai trovato nell’Eucaristia il cibo che da forza e la bevanda che da vigore, rafforza la fedeltà alla Messa domenicale nei fedeli delle nostre Parrocchie, e particolarmente alla nostra Parrocchia che celebra l’Eucaristia nel luogo privilegiato che custodisce la testimonianza del luogo della tua partecipazione all’Eucaristia.   

Soldato di Cristo, Ambrogio, che in vita hai assicurato l’ordine e la giustizia alla comunità civile di Ferentino, ora glorioso nel cielo, assicura l’ordine morale e la santità di vita alle comunità cristiane della nostra città, e particolarmente alla comunità di S. Maria Maggiore che nei secoli passati ha avuto il privilegio di custodire il tesoro dei tuoi santi resti sulla terra.

Glorioso nostro Protettore, Ambrogio, resta sempre con noi; nessuno ti strappi mai dal nostro cuore; nessuno potrà sradicarti dalla nostra terra; mai sarai cancellato dalla nostra memoria.  E il cero sempre acceso, che indica il luogo della tua presenza, vuole essere il segno che è sempre viva la nostra fede nell’unico vero Dio, che ha dato un senso alla tua vita e un valore sacrificale alla tua morte, e segno che è sempre viva la nostra devozione e riconoscenza al tuo patrocinio. Amen.